In memoria del Dr Roberto Stella e degli altri medici caduti durante l'epidemia di Covid-19In memoria del Dr Roberto Stella e degli altri medici caduti durante l'epidemia di Covid-19 

Editoriale del Presidente Dr Marco Cambielli

Il tempo è un parametro inafferrabile e sfugge al controllo dell’uomo, ma può essere condiviso attraverso le azioni quotidiane.
L’attività ordinistica del Consiglio di questi ultimi tre anni ha presentato una serie di eventi per qualche modalità irripetibili, ma con una caratteristica condivisa di servizio che ne ha cristallizzato la memoria.
Al di là della routine amministrativa, sempre puntuale e precisa, il forte impulso al servizio ed alla innovazione avuto col rinnovo del mandato di Presidente al dr Stella nel 2018 si è immediatamente concretizzato in un tema di avanguardia con la conferma del sostegno e dell’attuazione del progetto denominato “Biologia con curvatura biomedica”. Il progetto, tuttora in corso, premessa per la istituzione nazionale di un Liceo con orientamento sanitario, prevede di suscitare e/o confermare o meno la vocazione alla professione medica degli studenti dell’ultimo triennio del liceo scientifico, attraverso lezioni e attività di laboratorio gestite da medici: una prova per i ragazzi che arrivano così al momento della decisione della scelta della facoltà a cui iscriversi con una conoscenza reale di come è la medicina e cosa fanno i medici. E la crescita dei giovani medici è sempre stata un impegno forte e preciso nella attività dell’Ordine. Il sostegno ai giovani medici è stato anche nell’ultimo triennio una priorità delle scelte del Consiglio, non solo mediante incontri di aggiornamento a loro specificatamente dedicati, ma anche favorendo la loro aggregazione e visibilità nel mondo professionale.
La formazione e l’incontro diretto con le problematiche del professionista inserito a pieno titolo nella società attuale hanno poi trovato il loro apice di qualità attraverso la proposta e la realizzazione dei due simposi di salute pubblica, a cadenza annuale, attuati negli anni 2018-2019. Nel 2018, prendendo spunto dal progressivo affermarsi della violenza sia contro i sanitari che nell’ambito delle relazioni personali, il Convegno “Violenza: no grazie! Curare le ferite, proteggere l’anima. Perchè nessuno dica più: non è di mia competenza”, ha tracciato un profilo netto della situazione vigente e delle possibilità di prevenzione e contrasto, coinvolgendo Medici, Magistrati Psicologi e forze dell’Ordine. La profonda sensibilità ai temi del vivere civile, nella cui dimensione il Medico è profondamente immerso, è stata evidenziata anche nel Simposio di Salute pubblica del 2019 dal titolo “Whats Happens? Tra medicina e social: come andrà a finire?”. In questo Simposio, grazie alla presenza di esperti della comunicazione di valore nazionale, si è valutato il peso di una comunicazione efficace e vera e la dimensione del fenomeno delle fakenews nella realtà sociale che permea ogni atto medico, e nel processo strettamente professionale, definendo anche il valore dei social, entrati prepotentemente nel condizionare i comportamenti individuali in un epoca che sembra appannaggio delle post-verità, esemplificate dal voler credere come vero ciò che piace, anche se vero non è.
Si è così misurato, anche con questo Simposio, il valore delle iniziative ordinistiche, improntate da una sensibilità non comune nei confronti di una pienezza dei valori sia strettamente professionali che civili.
E poi c’è stata la sciagura del Covid e la scomparsa repentina del dott Stella l’11 Marzo 2020, subito dopo che aveva preparato, con il suo intuito formativo che era penetrato negli umori di questo ordine, un corso di aggiornamento a livello nazionale sulla infezione da SARS-CoV-2.
E’ incominciato un momento difficilissimo, e non solo per l’attività ordinistica, ma anche per la assoluta impreparazione di struttura e di processo del sistema sanitario nazionale e regionale, subito evidente . E’ in quel momento iniziata anche una ulteriore difficoltà di gestione dell’attività ordinistica in attesa delle elezioni del nuovo presidente: è stato tutto un correre, a partire dall’ attrezzare la sede secondo le nuove regole di sicurezza per il personale e per il pubblico. E dopo le elezioni a maggioranza del 5 Maggio 2020 l’Ordine, vista l’impossibilità degli studenti laureandi di effettuare il tirocinio in medicina generale negli studi dei generalisti per molte motivazioni, tra cui la mancanza di dispositivi di protezione individuale, ha svolto una funzione di supplenza alle carenze organizzative del sistema, in occasione della prima esperienza di laurea abilitante. Sono stati predisposti, in pochissimi giorni dopo la richiesta dell’Università dell’Insubria, con la collaborazione di alcuni colleghi generalisti varesini e del vicino Ordine di Como, ben 14 seminari a distanza sui temi della Medicina generale ad uso degli studenti universitari dell’ultimo anno, a completamento della formazione individuale prestata anch’essa online da altri rari generalisti generosi. Si è poi dovuto scegliere se fare in settembre le elezioni del Consiglio Direttivo, componenti iscritti all’albo dei Medici Chirurghi, e dei componenti della CAO, per il quadriennio 2021 al 2024, nella previsione, poi avveratasi, delle difficoltà o impossibilità organizzative a fine anno in previsione di una seconda fase della pandemia e valutando correttamente anche la impossibilità realizzativa di elezioni online, pure sollecitate da qualche consigliere, ma, ad oggi, non ancora autorizzate dalla FNOMCEO. E organizzare la raccolta delle firme dei candidati e la formazione delle liste, secondo nuove regole non sempre chiarissime, trovare una sede adeguata per lo svolgimento, in sicurezza , secondo i DPCM, delle elezioni da svolgersi nelle nuove modalità fissate per Legge nel 2018, e, subito dopo, preparare la logistica, la pubblicistica e l’attuazione, coi limiti imposti dalla pandemia, della celebrazione della la cerimonia di Duno, al Tempio del Medico d’Italia, tenutasi il 18 Ottobre u.s. in memoria del dr Stella e degli altri medici italiani caduti per COVID, in modalità sicura, prevedendo anche la possibilità di una partecipazione da remoto, hanno costituito uno stress –test di alcuni mesi che ha dimostrato l’efficacia dell’impianto organizzativo istituzionale, frutto di anni di buon governo e del sacrificio del personale guidato dal Direttore senza risparmio di tempo e cura.. E tutto per il servizio ai colleghi ed ai cittadini. Il rinfocolarsi, della pandemia, previsto dagli epidemiologi, ha visto di nuovo l’Ordine di Varese impegnato ad offrire la propria disponibilità agli Enti Istituzionali per una collaborazione fattiva, culminata nel mese di novembre con una partecipazione attiva e di coordinamento, da parte del presidente, nella produzione di un Vademecum per la Medicina generale, avente come tema il comportamento diagnostico e terapeutico nei confronti dei pazienti sospetti o affetti da Covid e non ricoverati, promosso dalla Federazione regionale degli Ordini e con la partnership scientifica del prof. Massimo Galli, infettivologo dell’Università di Milano e di alcuni suoi collaboratori, colmando così una lacuna che ha reso assai difficoltoso il compito dei MMG lombardi, e quindi anche varesini, trovatisi, per condizioni oggettive, in balia di indicazioni talora incerte ed in presenza di problematiche organizzative rincorse ogni giorno per la mancanza di una risposta tempestiva a quanto peraltro già ampiamente previsto.
E’ passato così un triennio ricco di iniziative e di valori e di servizio ai colleghi ed ai cittadini con punte di eccellenza e periodi di attività molto intensa, nella apertura e disponibilità alla collaborazione con le Istituzioni, nel pieno adempimento all’etica ed al Codice Deontologico, perseguendo una linea di completa indipendenza da ogni altro potere od ideologia, ma correlato anche al sacrificio personale. Rimarrà qualcosa di quello che è passato nel tempo che ci scorre sotto, senza darci la possibilità di contemplarlo e di avere una consolazione umana di quanto attuato da e per tutti i colleghi di ogni attività professionale? Sono convinto che i cristalli di bene non vadano mai dispersi e questo certamente puo’ accontentare, nella ricerca della onesta pazienza della saggezza che ci permette di confrontarci con la realtà senza complessi, la nostra dimensione umana che, se vuole, cerca altrove la immortalità, oltre ogni tempo.
“Success is not final, failure is not fatal, it is the courage to continue that counts.”
Winston Churchill

Marco Cambielli